Descrizione
Caratteristiche organolettiche del Sangiovese Toscano
Il Sangiovese è un amabile vino italiano a bacca nera e la sua coltivazione è tra le più diffuse in Italia, anche se tradizionalmente è tipico della Toscana.
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Tra tutti i vitigni a bacca nera, il Sangiovese Toscano è il più coltivato in Italia e la superficie adibita a questo vitigno è pari all’11% del territorio nazionale. Il Sangiovese Toscano è, inoltre, il vino più coltivato in Toscana e dà vita a una composizione di moltissimi vini tra cui il Chianti, il Brunello di Montalcino e il Vino Nobile di Montepulciano.
Conosciuto fin dal 1500, questo vino ha origini molto antiche e probabilmente etrusche. Dalla zona a nord del Tevere si sarebbe poi diffuso oltre l’Appennino nelle attuali colline romagnole ed emiliane, oltre che in Toscana. Anche l’origine del nome è incerta, anche se si crede derivi da sangue di Giove, in riferimento al
Monte Giove in Romagna.
In Toscana quando si parla di Sangiovese Toscano si distingue tradizionalmente tra Sangiovese Grosso e Sangiovese Piccolo, anche il primo viene comunemente indicato solo con il nome Sangiovese. Il Sangiovese Toscano è un vino che presenta un’acidità elevata in purezza e un alto contenuto di tannini. Altra caratteristica è il colore moderato e la struttura media e spesso, per mitigarne la ruvidità, viene mescolato ad altre uve come il Canaiolo Nero e il Chianti.
Uva a maturazione tardiva il Sangiovese ha ottima capacità di adattamento a diversi tipi di suoli, anche se sono preferiti i terreni calcarei capaci di regalare un vino di eccellente qualità.
Il Sangiovese è un amabile vino italiano a bacca nera e la sua coltivazione è tra le più diffuse in Italia, anche se tradizionalmente è tipico della Toscana.